Sharps e appartamenti rientrano in una categoria musicale chiamata “alterazioni.”Essi rappresentano alterazioni di note “naturali” come Do o D o B.
Ci sono due modi di pensare di taglienti e bemolle: acusticamente e in termini di teoria musicale. Ad esempio, consideriamo due note: D#4 (il tono D# nella quarta ottava su un pianoforte) e Eb4 (il tono Eb nella quarta ottava su un pianoforte).,
Acusticamente, D # 4 e Eb4 sono le stesse note. Entrambi rappresentano onde sonore che vibrano ad una frequenza di 311,13 Hz nell’accordatura standard dello strumento. Come tale, se si dovesse suonare un D # 4 e un Eb4 al pianoforte, si sarebbe colpendo lo stesso tasto esatto pianoforte. Una persona con tono assoluto non sarebbe in grado di dirti che una nota è una D# mentre un’altra è Eb. Acusticamente, sono esattamente gli stessi.
In termini di teoria musicale, una nota sarebbe chiamata D# o Eb a seconda della chiave in cui appare. La musica occidentale è divisa in gruppi di tasti taglienti e tasti piatti.,
- Do maggiore non è né una chiave acuta né una chiave piatta. Non contiene alterazioni – solo note naturali. (Lo stesso vale per la sua chiave relativa minore, Una minore.)
- Da do maggiore, possiamo seguire il cerchio di 5ths e scorrere più “tasti taglienti”: Sol maggiore, re maggiore, A maggiore, Mi maggiore, B maggiore, F# maggiore e c# maggiore. Inoltre, le relative chiavi minori di queste firme chiave sono anche “chiavi taglienti”: Mi minore, Si minore, Fa# minore, C# minore, Sol# minore, Re# minore e A# minore.,
- Possiamo anche pedalare nell’altra direzione da do maggiore e seguire un cerchio di 4th attraverso più “tasti piatti”: F, Bb, Eb, Ab, Db, Gb, Cb. Come era vero per i taglienti, anche i relativi tasti minori di questi tasti piatti sono considerati “piatti”: Dm, Gm, Cm, Fm, Bbm, Ebm, Abm.
Come regola generale, “flat keys” ottiene alterazioni piatte e “sharp keys” ottiene alterazioni taglienti. Quindi, per tornare alle nostre note D# e Eb, D # appare tradizionalmente in tasti acuti, come E o B. Eb appare tradizionalmente in tasti piatti, come Ab o Do minore.,
Quindi cosa c’è di più importante: l’acustica o la teoria musicale? In definitiva, è l’acustica, dal momento che è ciò che gli ascoltatori sperimenteranno. A un ascoltatore non importa se un pezzo di spartito dice D#4 o Eb4: sentirà la stessa frequenza audio esatta dal suo posto tra il pubblico. E alla fine, questa è la cosa più importante della musica: come suona al pubblico.
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